I  Muscoli

I muscoli sono organi deputati al movimento del corpo o di alcune sue parti; l’insieme dei muscoli costituisce l’apparato muscolare. Principalmente hanno quattro funzioni: proteggere le ossa, riscaldare il nostro corpo in fase di contrazione, sostienere e permettere il movimento. Proprio per quest’ultima funzione i muscoli, insieme allo scheletro e alle articolazioni, formano l’apparato locomotore.

Come abbiamo visto alcuni muscoli conferiscono motilità allo scheletro, ma i muscoli non servono solo a questo: permettono movimento anche agli organi interni (muscolatura liscia o muscolatura cardiaca) e ad altri ad organi di senso o a piccole strutture anatomiche; pensiamo, ad esempio, ai muscoli erettori del pelo, involontari, che ne ereggono il fusto in risposta ad un forte stimolo emotivo o sensoriale (provocando la caratteristica pelle d’oca).

L’attività muscolare, dunque, non è importante soltanto per la locomozione, ma anche e soprattutto per mantenere svariate funzioni vitali, come la circolazione sanguigna, la respirazione e la digestione dei cibi. La caratteristica principale delle cellule muscolari è che hanno la possibilità di CONTRARSI (ridursi in lunghezza) e di RILASSARSI (ritornare alla lunghezza iniziale) in risposta a stimoli di varia natura (nervosa ed ormonale). Questo alternarsi coordinato di eventi dà origine al movimento.

Tessuto muscolare

Il tessuto muscolare rappresenta il principale costituente della massa corporea. In un adulto. l’insieme dei vari muscoli costituisce ben il 40% dell’intero corpo umano, superando ogni altro apparato in termini di peso e volume.

Esistono tre diverse forme di tessuto muscolare:

•Il tessuto muscolare striato o scheletrico deputato all’esecuzione dei movimenti volontari.
•Il tessuto muscolare liscio o viscerale che permette i movimenti involontari. Principalmente lo troviamo negli organi interni, nelle vene e le arterie, nei tronchi linfatici.
•il tessuto muscolare cardiaco anche chiamato “miocardio”. Questo è considerato una via di mezzo tra i primi due, in quanto presenta una particolarità: si contrae senza stimoli volontari (quindi genera movimenti involontari) ma è formato da tessuto striato.

Il muscolo scheletrico

Come suggerisce il nome stesso, il muscolo scheletrico è collegato alle ossa; il suo movimento di contrazione e rilassamento fa sì che i segmenti ossei in cui si inserisce modifichino la reciproca posizione. Infatti le ossa costituiscono la componente passiva del movimento, mentre i muscoli scheletrici rappresentano la componente attiva, in quanto possiedono la capacità di contrarsi sotto stimolo nervoso e di generare forza motrice.

Fibre muscolari

Le fibre muscolari, anche chiamate fibrocelluleo miocellule o miociti, sono l’elemento caratteristico del tessuto muscolare; sono di forma allungata, fusiforme, in grado di accorciare la propria lunghezza in seguito ad uno stimolo nervoso. Al loro interno si trovano invece migliaia di filamenti, chiamati miofibrille, contenenti unità contrattili dette sarcomeri.

Il sarcòmero è l’effettiva unità contrattile del tessuto muscolare striato, che è compresa tra due linee Z consecutive. I sarcomeri sono composti da lunghe proteine fibrose che scivolano una sull’altra durante la contrazione muscolare. Queste proteine sono la miosina, che forma il filamento spesso e l’actina, che forma il filamento sottile. Le linee Z fungono da punto di ancoraggio dei filamenti di actina.

Quando le fibre muscolari vengono stimolate, i filamenti di miosina si legano ai filamenti di actina creando dei ponti trasversali. L’estremità dei filamenti di miosina è rigonfia e prende il nome di testa della miosina. Le teste della miosina spingono verso l’interno i filamenti di actina, accorciando così il sarcomero, durante la contrazione muscolare.