In anatomia umana, il termine spalla identifica la regione del corpo umano che comprende le ossa, i legamenti, i tendini e i muscoli che collegano il braccio al torso.
Parlare di articolazione della spalla è improprio e poco preciso. L’area anatomica della spalla, infatti, comprende ben cinque articolazioni differenti: articolazione sterno-claveare, articolazione acromion-claveare, articolazione scapolo-toracica, articolazione acromion-omerale e l’articolazione gleno-omerale. Queste articolazioni mettono in relazione tra di loro lo sterno, la clavicola, la scapola e l’omero, rendendo di fatto la spalla una delle zone più mobili del corpo umano.
Per questo nostro articolo prenderemo in considerazione l’ultima articolazione che abbiamo nominato, l’articolazione gleno-omerale.
Questa si presenta simile a un giunto sferico dove la sfera è la parte superiore arrotondata dell’omero, detta “testa dell’omero“, e la cavità è la parte concava della scapola, chiamata “glenoide” o più semplicemente “glena”, dove la testa dell’omero si inserisce. Il labbro, o cercine, è un anello cartilagineo che funge da cuscinetto ammortizzatore tra la testa dell’omero e la glenoide. Inoltre, questa parte cartilaginea contribuisce a stabilizzare l’articolazione.
La cuffia dei rotatori è un gruppo formato da 4 muscoli che con i loro tendini vanno a creare una vera e propria “cuffia” che avvolge la testa dell’omero. Questi muscoli hanno la fondamentale funzione di stabilizzare l’articolazione gleno-omerale (ovvero mantengono in collegamento tra di loro omero e scapola) e contribuiscono ai movimenti di abduzione, extra-rotazione e intra-rotazione della spalla.
Per queste caratteristiche è anche una aree delle più vulnerabili a lesioni e disequilibri muscolari. Questo perché la sua ampia gamma di movimento, come alzare, ruotare e spostare il braccio in tutte le direzioni, si basa su un sistema muscolare e articolare complesso che dev’essere sempre in perfetto equilibrio.
I Muscoli della Cuffia dei Rotatori
La cuffia dei rotatori è composta da quattro muscoli principali che si trovano intorno all’articolazione della spalla. Questi muscoli sono:
- Sovraspinato (o Sovraspinoso): Si origina nella parte posteriore della scapola al di sopra della spina scapolare (da cui l’origine del nome). Il muscolo sovraspinato è un importante abduttore dell’omero (quindi anche della spalla) sul piano frontale; inoltre, con parte delle sue fibre, è anche un extra-rotatore dell’omero. Il sovraspinato è noto soprattutto in ambito sportivo e clinico-riabilitativo, in quanto è il muscolo della cuffia dei rotatori che più spesso s’infortuna: tale predisposizione all’infortunio dipende dalla sua anatomia, in particolare dalla particolare collocazione.
- Sottospinato (o Infraspinato): collocato sotto al di sotto della spina scapolare, Il muscolo sottospinato è un potente extra-rotatore dell’omero.
- Piccolo rotondo: muscolo stretto e allungato, situato sotto il livello della spina scapolare, sulla superficie posteriore della scapola. Come i precedenti, anche il muscolo piccolo rotondo contribuisce all’extra-rotazione della spalla. Inoltre, interviene anche nei movimenti di adduzione dell’omero sul piano frontale, quando questo è in posizione di abduzione.
- Sottoscapolare: dei quattro muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, il sottoscapolare è l’unico situato sulla faccia anteriore della scapola. Il muscolo sottoscapolare è l’unico muscolo della cuffia dei rotatori ad agire da intrarotatore dell’omero. Sebbene in misura decisamente contenuta, poi, il sottoscapolare interviene anche nei movimenti di adduzione dell’omero.
Le Funzioni della Cuffia dei Rotatori
Come abbiamo visto, i muscoli che formano la cuffia dei rotatori sono di fondamentale importanza per il movimento e la stabilità della spalla. Ecco le loro principali funzioni:
- Stabilizzazione dell’articolazione della spalla: I muscoli della cuffia dei rotatori lavorano per mantenere l’articolazione della spalla stabile, prevenendo il movimento eccessivo della testa dell’omero (l’osso del braccio) rispetto alla cavità scapolare.
- Controllo del movimento: Questi muscoli consentono una gamma di movimenti del braccio, inclusi sollevamenti, rotazioni, e movimenti verso il corpo. La coordinazione tra di loro permette movimenti fluidi ed efficaci.
- Prevenzione delle dislocazioni: Una cuffia dei rotatori forte e sana impedisce che la testa dell’omero scivoli fuori dalla cavità glenoidea, riducendo il rischio di lussazioni.
Le Problematiche Comuni della Spalla e dei Muscoli della Cuffia dei Rotatori
Nonostante la loro importanza, i muscoli della cuffia dei rotatori sono soggetti a infortuni e disfunzioni. Ecco alcuni dei problemi più comuni:
- Lesioni da sovraccarico: Attività ripetitive come il sollevamento pesi, il lancio o il nuoto possono mettere a dura prova i muscoli della cuffia dei rotatori, portando a tendiniti, lacerazioni parziali o totali dei tendini.
- Impingement (sindrome da conflitto) della spalla: Si verifica quando i tendini della cuffia dei rotatori vengono compressi o irritati durante i movimenti del braccio, causando dolore, infiammazione e difficoltà nei movimenti.
- Debolezza muscolare e squilibri: Un muscolo della cuffia dei rotatori troppo debole o troppo forte rispetto agli altri può creare uno squilibrio, riducendo la stabilità e aumentando il rischio di lesioni.
- Artrite della spalla: L’usura del cartilagine dell’articolazione della spalla può influire sulla funzionalità dei muscoli e dei tendini, causando dolore e rigidità.
Come Prevenire gli Squilibri di Forza
- Rafforzare in modo equilibrato i muscoli della cuffia dei rotatori: una delle chiavi per prevenire squilibri di forza è allenare tutti i muscoli della cuffia in modo equilibrato. Eseguire esercizi di rotazione interna ed ma soprattutto esterna del braccio, come extra-rotazioni con banda elastica, aiutano a ricreare la giusta tensione muscolare tra i 4 muscoli della cuffia dei rotatori.
- Allenare la mobilità: la spalla ha naturalmente una notevole gamma di movimento, ma per preservarla e mantenerla sana è essenziale allenare questa sua mobilità. Consigliati gli esercizi di stretching, come allungamenti del pettorale e apertura toracica, per migliorare la flessibilità e prevenire la rigidità.
- Variare l’allenamento: un allenamento monotono o ripetuto nel tempo può portare a sovraccarichi e lesioni oppure a uno squilibrio di forza tra muscoli intra-rotatori ed extra-rotarori. È quindi consigliato eseguire un ampia varietà di movimenti per stimolare e rafforzare questi muscoli in tutte le direzioni.
- Riposo e recupero: evitare il sovraccarico, concedendo ai muscoli il tempo necessario per recuperare tra le sessioni di allenamento. Se si avverte dolore o tensione nella spalla, è importante dare riposo per prevenire danni più gravi.
Conclusione
I muscoli della cuffia dei rotatori sono essenziali per il funzionamento ottimale della spalla e per la sua stabilità. Mantenere questi muscoli allenati e funzionali, con il giusto rapporto di equilibrio tra muscoli intra-rotatori ed extra-rotarori è la chiave per la salute della spalla. Questi benefici si possono ottenere con un allenamento mirato, fatto di esercizi di allungamento abbinati a esercizi di rafforzamento con carichi non eccessivi ma progressivi, portato avanti con costanza nel tempo.