Moshe Feldenkrais è una figura di rilievo nel campo della terapia del movimento e della neuroplasticità. La sua vita si estende per oltre otto decenni, in cui ha sviluppato un metodo innovativo per migliorare la salute fisica e mentale attraverso il movimento consapevole.
Di seguito ripercorreremo i momenti più salienti della sua vita anno per anno:
1904-1920: Infanzia e adolescenza
• 1904: Moshe Pinchas Feldenkrais nasce il 6 maggio a Slavuta, un piccolo shtetl (villaggio ebraico) in Ucraina, allora parte dell’Impero Russo. I suoi genitori, Shmuel e Deborah Feldenkrais, sono di modeste condizioni economiche. La comunità ebraica locale vive sotto la costante minaccia di pogrom (attacchi violenti contro gli ebrei), eventi che avranno un profondo impatto su Moshe durante la sua infanzia.
• 1912: La famiglia si trasferisce nella città di Baranoviči (oggi Bielorussia) quando Moshe ha otto anni. Qui frequenta la scuola, ma fin da giovane dimostra un atteggiamento indipendente e una grande sete di conoscenza. Durante questi anni legge moltissimo e si interessa di scienze, matematica e ingegneria, anche se il suo percorso formativo sarà interrotto più volte dalle difficoltà economiche familiari.
• 1918: All’età di 14 anni, Moshe lascia l’Europa da solo per emigrare in Palestina, che era allora sotto il Mandato Britannico, per sfuggire alle persecuzioni in Russia e cercare migliori opportunità. È tra i primi pionieri ebrei sionisti che lavorano alla colonizzazione della Palestina, contribuendo alla costruzione dei primi insediamenti. Qui vive in condizioni difficili, affrontando fame e malattie, e lavora come manovale e pastore.
• 1920: Feldenkrais si stabilisce a Tel Aviv e si iscrive al liceo per terminare la sua istruzione formale. Durante questo periodo, sviluppa una crescente passione per le scienze e l’autodifesa, specialmente a causa dell’instabile situazione geopolitica nella regione e dei frequenti attacchi alle comunità ebraiche.
1921-1930: Primi studi scientifici e interesse per le arti marziali
• 1925: Feldenkrais diventa sempre più interessato alle arti marziali, in particolare al Jiu-Jitsu, che studia autonomamente attraverso libri e pratiche sperimentali. La sua pratica di autodifesa è motivata dalla necessità di proteggersi in un ambiente spesso ostile. Sviluppa un piccolo gruppo di studio con amici e compagni per approfondire queste tecniche.
• 1928: Feldenkrais si trasferisce a Parigi per studiare ingegneria meccanica e fisica.
Iscrittosi all’École des Travaux Publics, si specializza in ingegneria meccanica, un campo che unisce la sua passione per le scienze con l’interesse per la tecnologia. Allo stesso tempo, frequenta corsi serali alla Sorbonne, dove segue lezioni di fisica. A Parigi, Feldenkrais trova un ambiente intellettualmente stimolante, con una fiorente comunità scientifica e culturale. Continua comunque ad allenarsi nel Jiu-Jitsu e inizia ad approfondire altre forme di movimento, cercando di integrare la sua conoscenza scientifica con le sue esperienze marziali.
• 1930: Feldenkrais ha un incontro che cambia la sua vita: conosce Jigoro Kano, il fondatore del judo.
Kano era venuto in Europa per promuovere la sua disciplina, e Feldenkrais, affascinato dalle tecniche a cui ebbe modo di assistere, diventa uno dei suoi primi allievi occidentali. Il rapporto con Kano è fondamentale, non solo per l’addestramento tecnico che riceve, ma anche per l’influenza filosofica del judo. Il Maestro è profondamente colpito dalle capacità e dalla mentalità scientifica di Feldenkrais, che si dimostra un allievo attento e metodico.
Feldenkrais vedeva nel judo una disciplina che non solo rafforzava il corpo, ma anche la mente, e che si allineava con i suoi studi sulla fisica e la biomeccanica. Inoltre è da notare come jigoro Kano fosse stato influenzato dalla filosofia orientale, in particolare dal concetto di “seiryoku zen’yō” (il miglior uso dell’energia), e dal principio di “jita kyoei” (mutuo benessere e prosperità), valori che integravano perfettamente l’approccio scientifico e pragmatico di Feldenkrais al movimento.
1930-1940: Carriera scientifica e sviluppo delle prime teorie sul movimento
• 1933: Feldenkrais ottiene il suo diploma in ingegneria e inizia a lavorare con il fisico Frédéric Joliot-Curie e sua moglie Irène Joliot-Curie presso l’Istituto Curie di Parigi, dove conduce ricerche pionieristiche nel campo della fisica nucleare e della radioattività. Collabora alla scoperta dell’isotopo artificiale del radiocarbonio, e viene coinvolto in ricerche relative alla fissione nucleare, contribuendo alla crescita della sua reputazione nel mondo accademico.
• 1935-1938: Moshe Feldenkrais diventa uno dei primi promotori del judo in Francia e in Europa. A partire dal 1935, fonda uno dei primi club di judo di Parigi, il Jiu-Jitsu Club de France, dove insegna le tecniche apprese da Jigoro Kano e dai suoi successori. Feldenkrais sviluppa anche un proprio approccio didattico, combinando la rigorosa struttura del judo con le sue intuizioni sul movimento basate sugli studi scientifici.
Durante questo periodo, Feldenkrais raggiunge il grado di cintura nera in judo, un risultato eccezionale considerando che il judo era allora una disciplina poco conosciuta in Europa. La sua influenza nel diffondere il judo in Francia è significativa, e diventa rapidamente una figura chiave nella comunità delle arti marziali europee.
• 1936: In parallelo alla sua carriera scientifica, Feldenkrais pubblica il suo primo libro sull’autodifesa, “Jiu-Jitsu et la Méthode d’Autodéfense”. Questo libro rappresenta uno dei primi testi sull’arte marziale in lingua francese e riflette l’approccio unico di Feldenkrais, che combina le tecniche di difesa personale con concetti biomeccanici e scientifici. È un’opera rivoluzionaria per l’epoca, poiché rende accessibili le tecniche di judo e jiu-jitsu a un pubblico più vasto.
Nel libro, Feldenkrais enfatizza l’idea che l’arte della difesa personale non riguardi solo la forza fisica, ma la capacità di usare il corpo in modo intelligente ed efficiente. Questa intuizione sarà alla base del suo lavoro successivo, quando svilupperà il Metodo Feldenkrais.
• 1939: Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale segna un cambiamento drastico nella vita di Feldenkrais. Con l’invasione nazista della Francia, è costretto a lasciare Parigi e rifugiarsi in Gran Bretagna portando con se in una rocambolesca fuga contro il tempo i documenti contenenti tutti gli studi su gli isotopi radiattivi e l’acqua pesante al fine di non farli cadere in mano ai nazisti.
Prima della guerra, tuttavia, subisce un grave infortunio al ginocchio durante una partita di calcio. L’infortunio compromette gravemente la sua mobilità e i medici gli consigliano un intervento chirurgico rischioso, con poche garanzie di successo.
Questa esperienza personale segna un punto di svolta. Feldenkrais, rifiutando l’opzione chirurgica, decide di studiare in profondità la fisiologia del movimento per cercare di guarire il proprio ginocchio senza operazioni. Inizia a sperimentare su se stesso, utilizzando le sue conoscenze scientifiche e marziali per esplorare nuovi modi di muoversi che non aggravino il danno. Attraverso questo processo, inizia a scoprire principi che avrebbero formato la base del Metodo Feldenkrais.
Durante questo periodo, Feldenkrais comincia a intuire l’importanza della consapevolezza corporea nel processo di guarigione e nella prevenzione degli infortuni. L’infortunio non è solo una sfida fisica, ma diventa un’opportunità per esplorare il legame tra mente e corpo, e come il movimento possa influenzare il sistema nervoso.
1940-1950: Il trauma al ginocchio e la nascita del Metodo Feldenkrais
• 1940: In Gran Bretagna, Moshe lavora come ricercatore scientifico per la Marina Britannica, concentrandosi su tecnologie antisommergibile. Il suo lavoro è di importanza strategica per gli Alleati.
Durante la guerra, Feldenkrais continua a insegnare judo, ma il suo interesse si sposta progressivamente verso l’esplorazione del movimento come strumento di consapevolezza e guarigione (spronato anche dal sempre maggior fastidio che il ginocchio gli procurava a causa delle molte ore passate in acqua sui sommergibili della Marina Britannica). Le tecniche apprese nel judo e la filosofia di Jigoro Kano sono integrate nel suo crescente corpo di lavoro sulla riorganizzazione neuromuscolare e la consapevolezza del corpo.
• 1942-1945: Feldenkrais inizia a studiare approfonditamente la fisiologia, la neurobiologia e la psicologia, cercando di sviluppare una comprensione più profonda del rapporto tra cervello e movimento. Applica queste conoscenze su se stesso, inventando una serie di esercizi e tecniche che lo aiutano a migliorare il funzionamento del suo ginocchio. In questo periodo, definisce i principi base del Metodo Feldenkrais, che si basa sull’auto-esplorazione del movimento e sulla consapevolezza corporea.
• 1944: Pubblica il libro “Practical Judo”, un testo didattico che continua a promuovere il judo come disciplina fisica e mentale. In questo periodo, tuttavia, il focus di Feldenkrais si sposta dal semplice insegnamento delle arti marziali a un’esplorazione più ampia dei principi di movimento efficiente e dell’integrazione mente-corpo.
Il judo, con la sua enfasi sull’uso ottimale dell’energia e del corpo, rimane una fonte di ispirazione per Feldenkrais anche durante lo sviluppo del suo metodo. In molti dei suoi insegnamenti successivi, continua a utilizzare principi appresi dal judo, come l’importanza del radicamento, del rilassamento dinamico e della resilienza corporea.
• 1949: Pubblica “Body and Mature Behavior”, un libro che segna un punto di svolta nel suo pensiero. Qui Feldenkrais introduce concetti fondamentali come la “somatizzazione” e il ruolo del cervello nella modulazione del movimento e della postura. Il libro attira l’interesse della comunità scientifica e terapeutica, e Feldenkrais inizia a essere riconosciuto come un pioniere in questo nuovo campo di studio.
1950-1970: Espansione del Metodo Feldenkrais e insegnamento
• 1951: Feldenkrais torna in Israele e si stabilisce a Tel Aviv, dove lavora come consulente per le forze armate israeliane, insegnando Judo e autodifesa. Tuttavia, si dedica sempre più al perfezionamento del suo metodo di riabilitazione e consapevolezza del movimento.
• 1954: Apre il suo primo studio a Tel Aviv, dove insegna il Metodo Feldenkrais a una clientela variegata. Il suo lavoro attira persone afflitte da dolori cronici, traumi, e limitazioni funzionali, che trovano nel suo approccio una nuova via per la guarigione. Gli anni ’50 e ’60 segnano un periodo di intensi studi e applicazioni pratiche del metodo.
• 1967: Dopo la Guerra dei Sei Giorni, il lavoro di Feldenkrais diventa sempre più riconosciuto a livello internazionale, grazie anche alla crescente attenzione verso le terapie alternative e olistiche. Negli anni successivi, viaggia frequentemente in Europa e negli Stati Uniti, tenendo seminari e workshop.
1970-1984: La maturità e il riconoscimento mondiale
• 1972: Pubblica “Awareness Through Movement” (Consapevolezza attraverso il movimento), uno dei testi più influenti del suo metodo. In questo libro, spiega come la consapevolezza dei piccoli movimenti quotidiani possa portare a miglioramenti significativi nella qualità della vita. Il metodo continua a guadagnare seguaci in tutto il mondo, in particolare tra atleti, ballerini e terapeuti.
• 1975-1978: Feldenkrais organizza un corso di formazione triennale a San Francisco, a cui partecipano centinaia di studenti, alcuni dei quali diventeranno i principali insegnanti del metodo negli Stati Uniti e nel mondo. Questo periodo segna l’inizio della sua espansione globale.
• 1981: Conclude uno dei suoi ultimi corsi di formazione, nonostante i problemi di salute che iniziano a limitare la sua attività. Il corso di formazione di San Francisco (1975-1978) e quello di Amherst (1980-1981) formano centinaia di insegnanti del metodo.
• 1984: Moshe Feldenkrais muore il 1 luglio a Tel Aviv all’età di 80 anni, lasciando dietro di sé una vasta eredità di insegnamenti. Il suo metodo continua a essere praticato e insegnato in tutto il mondo.
1985-1990: I primi insegnanti certificati
• 1985: I primi insegnanti formati direttamente da Feldenkrais nei suoi corsi a Tel Aviv, San Francisco e Amherst iniziano a organizzare propri corsi di formazione, diffondendo il metodo in diverse parti del mondo. Tra questi spiccano figure come Mia Segal, una delle prime allieve di Feldenkrais, e Yochanan Rywerant, che giocano un ruolo cruciale nella standardizzazione e promozione del metodo.
• 1986: Viene fondata la Feldenkrais Guild of North America, un’organizzazione professionale con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’insegnamento del Metodo Feldenkrais. Questa struttura sarà replicata in altri paesi, con la nascita di guild analoghe in Europa, Australia, e altri continenti. Lo sviluppo di queste associazioni contribuisce a formalizzare i corsi di formazione per diventare insegnanti certificati, definendo standard rigorosi per garantire l’integrità del metodo.
• 1987: Viene creato un archivio del lavoro di Moshe Feldenkrais, compresi i suoi scritti, le registrazioni audio e video dei suoi corsi e seminari, e i suoi appunti personali. Questi materiali saranno fondamentali per la futura generazione di insegnanti e studenti che desiderano approfondire la pratica e la filosofia alla base del metodo.
1990-2000: Espansione e riconoscimento nelle discipline terapeutiche e artistiche
• 1990: Il Metodo Feldenkrais comincia a guadagnare popolarità non solo tra chi cerca miglioramenti in termini di salute e riabilitazione fisica, ma anche in contesti artistici e performativi. Ballerini, musicisti, attori e atleti professionisti trovano nel metodo un approccio unico per migliorare la loro consapevolezza corporea, ridurre il rischio di infortuni e incrementare la loro espressività. Le scuole di danza contemporanea, come la London Contemporary Dance School e la Juilliard School a New York, iniziano a integrare il Metodo Feldenkrais nei loro programmi di formazione.
• 1992: Il metodo inizia a essere sempre più utilizzato anche in campo clinico, specialmente nel trattamento di disturbi motori, traumi fisici e condizioni croniche come la fibromialgia e la sclerosi multipla. Terapisti fisici e occupazionali adottano gli insegnamenti di Feldenkrais per affrontare una vasta gamma di problemi legati alla postura, alla coordinazione e alla riabilitazione motoria.
• 1994: Viene pubblicato il libro “Embodied Wisdom: The Collected Writings of Moshe Feldenkrais”, che raccoglie una serie di scritti, discorsi e articoli che Feldenkrais ha prodotto nel corso della sua vita. Questa raccolta diventa un punto di riferimento per chi vuole esplorare a fondo le teorie che hanno ispirato lo sviluppo del metodo.
2000-2024: Consolidamento e innovazioni nel campo dell’educazione somatica
• 2000: Il Metodo Feldenkrais è ormai consolidato come una delle principali discipline nel campo dell’educazione somatica. La sua influenza si espande anche nel campo della neuroplasticità, grazie alle ricerche scientifiche che dimostrano come il cervello sia in grado di cambiare e adattarsi attraverso la pratica consapevole del movimento.
• 2005: A questo punto, il Metodo Feldenkrais è praticato in oltre 40 paesi, con migliaia di insegnanti certificati. Gli allievi di Feldenkrais, molti dei quali sono diventati leader nella comunità internazionale, continuano a sviluppare e adattare il metodo in base alle nuove scoperte scientifiche, integrandolo con conoscenze più recenti sulla neurofisiologia e la riabilitazione.
• 2010: Il Metodo riceve sempre maggiore attenzione anche nel trattamento di disturbi neurologici come il morbo di Parkinson e la paralisi cerebrale infantile. Studi clinici dimostrano che le pratiche di Feldenkrais possono contribuire a migliorare l’equilibrio, la mobilità e la qualità della vita nei pazienti affetti da tali condizioni.
• 2020: Il Metodo Feldenkrais continua a essere praticato in tutto il mondo, con un numero crescente di persone che si avvicinano a questa disciplina sia per motivi di salute che per migliorare la consapevolezza di sé e il proprio benessere globale. La pratica online, accelerata dalla pandemia di COVID-19, permette a migliaia di studenti di accedere a lezioni virtuali in tutto il mondo.
• 2024: Celebrazione del 120º anniversario della nascita di Moshe Feldenkrais. Durante questo periodo, si tengono conferenze internazionali, workshop e seminari in varie parti del mondo per onorare il suo contributo rivoluzionario al campo del movimento e della riabilitazione. La sua eredità continua a vivere attraverso l’impegno di insegnanti, terapeuti e praticanti che trasmettono i suoi insegnamenti a nuove generazioni.
Impatto scientifico e filosofico duraturo
Il lavoro di Feldenkrais ha avuto un impatto profondo non solo nel campo della riabilitazione fisica, ma anche nella comprensione moderna del rapporto tra corpo e mente. La sua intuizione che il movimento consapevole possa riorganizzare il sistema nervoso ha anticipato molte delle scoperte moderne sulla neuroplasticità, concetto oggi ampiamente accettato nella neurologia e nella psicologia.
Feldenkrais è stato uno dei primi a dimostrare che il corpo e la mente non sono entità separate, ma profondamente interconnesse, e che migliorare il movimento può avere un impatto diretto sulla percezione, sull’emozione e sul pensiero. Questa visione olistica del benessere ha influenzato non solo la medicina e la terapia fisica, ma anche l’educazione e le arti performative.
Conclusione
La vita di Moshe Feldenkrais è stata una straordinaria esplorazione delle possibilità umane. Dalla fisica nucleare alle arti marziali, fino alla creazione di un metodo innovativo che continua a influenzare milioni di persone, Feldenkrais ha lasciato un’eredità indelebile nel campo della consapevolezza corporea e del benessere. Grazie alla sua visione, il suo metodo rimane oggi uno strumento prezioso per chiunque desideri migliorare la propria vita attraverso il movimento e la consapevolezza.